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James Spensley |
L'egemonia dei liguri e i primi scudetti di Milan e Juventus
I primi anni di storia del nostro campionato vedono la netta supremazia di una squadra su tutte le altre: il Genoa, già campione nel 1898, riesce infatti a ripetersi conquistano subito il secondo e il terzo tricolore.
Il torneo del 1899 viene organizzato in ben tre giornate, tutte nel mese di aprile. Le partecipanti sono le stesse quattro dell'anno prima. In quel di Torino, si affrontano le ultime due classificate del precedente campionato: la Ginnastica Torinese si impone sull'F.C. Torinese e si guadagna il diritto di affrontare, in una specie di semifinale, l'Internazionale (la squadra torinese di Bosio, non l'odierna Inter). La gara è vinta
dall'Internazionale e la finale è quindi la rivincita del 1898 tra i torinesi e i campioni del Genoa. Il match si disputa sul terreno dei detentori del titolo, che conquistano il successo e si confermano Campioni d'Italia.
Nel 1900 la compagine che riesce a raggiungere la finale è l'F.C. Torinese. Come da regolamento l'atto conclusivo delterzo campionato dovrebbe disputarsi ancora a Genova. La società piemontese però fa il diavolo a quattro per ottenere che la finale si giochi a Torino. E' probabile che l'ubicazione della sede federale, appunto nel capoluogo piemontese, influisca in maniera determinante sulla decisione, che incredibilmente premia l'F.C. Torinese. E' forse il primo caso in cui la politica del nostro calcio si fa beffe delle regole, come ben sappiamo non sarà certo l'ultimo... In ogni caso le polemiche vengono spazzate via dalla superiorità del Genoa, che in trasferta si aggiudica il terzo titolo. L'egemonia genoana subisce un imprevisto stop nel 1901. Le squadre partecipanti salgono da quattro a cinque. La storica Internazionale scompare, lasciando la scena a Juventus, fondata nel 1897, e Milan, costituito nel 1899. Il diritto di
giocarsi la finale, questa volta giustamente a Genova, lo ottiene il Milan. Contro ogni pronostico Kilpin e compagni infliggono ai pluricampioni una sonora sconfitta, con ben tre reti di scarto.
Negli anni successivi il Genoa apre un grande ciclo di vittorie: Campioni d'Italia nel 1902, con 8 squadre ai nastri di partenza e vittoria in finale sul Milan, nel 1903 (6 partecipanti) e nel 1904 (cinque partecipanti), sconfiggendo in entrambi i casi nell'atto conclusivo la Juventus. Salgono così a sei i successi della squadra capitanata da Spensley.
Nel 1905 è la Juventus a primeggiare nell'ottavo campionato. Decisivo un rocambolesco scontro con il Genoa: prima gara sospesa per invasione di campo con annessa rissa generale, seconda rinviata per impraticabilità del terreno causa neve, terza, finalmente, conclusa regolarmente e vinta dai torinesi.
Paradossalmente, il primo campionato conquistato da una compagine piemontese fa da preambolo alla fine dell'era caratterizzata da Torino capitale del calcio. La nascita di nuove e influenti squadre nel milanese, portano infatti ad una pressione politica importante per lo spostamento della sede. Spostamento che viene deliberato in una riunione tenuta nel Ristorante delle Industrie Seriche di Milano. La Federazione, traslocata nel capoluogo lombardo, assume subito importanti decisioni: l'affiliazione al neonato organismo internazionale
denominato FIFA e la modifica alla formula del campionato introducendo, dopo le eliminatorie su base regionale, un girone finale con partite di andata e ritorno. Si inizia a fare sul serio? Ancora no, ma almeno si inizia ad intravedere una parvenza di organizzazione.
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