martedì 12 marzo 2013

Il calcio e la Grande Guerra - Storia del calcio 8°puntata

STORIA DEL CALCIO PRIMA GUERRA MONDIALE COPPA FEDERALE



La Coppa Federale vinta dal Milan, i tornei amichevoli giocati durante il conflitto, i campioni caduti in guerra.

L'Italia è in guerra, il campionato del 1915 è sospeso e il titolo ancora vacante, con la vana speranza di poter riprendere la manifestazione da lì a pochi mesi. Tutte le società devono giocoforza cedere pezzi pregiati all'esercito, nonostante questo la loro voglia di contendersi un trofeo è più viva che mai. Il calcio è ormai un fenomeno di costume e la gente chiede a gran voce un campionato, se non altro per trovare fonte di distrazione dalla catastrofe che si sta compiendo.
In questo scenario la Federazione è chiamata ad assumere una difficile decisione: organizzare una contesa per eleggere un campione d'Italia anche nella stagione 1915-16? Sembrano non esserci i presupposti, ed ecco che spunta la Coppa Federale, manifestazione che sostituisce il campionato ma che, di fatto, non valevole per il titolo nazionale. Tutte le grandi formazioni del nord si iscrivono, eccezion fatta per la Pro Vercelli. Escluse le società del centro-sud, probabilmente per problemi organizzativi, e quelle del Veneto, per evidente impossibilità di disputare partite regolari nel bel mezzo del teatro di guerra. Quindici in tutto i partecipanti, tra cui la spunta alla fine il Milan, che nel girone finale precede di una sola lunghezza Juventus e Modena
Dopo la Coppa Federale del '16 prevale la linea di chi ritiene opportuno fermare tutte le manifestazioni ufficiali. Negli anni successivi si svolgono comunque una serie di amichevoli e tornei, come ad esempio la Coppa Piemonte (dicembre 1916 - maggio 1917) vinta dal Torino. Anche nel resto d'Italia l'attività prosegue nonostante la guerra: a titolo di esempio ci giungono notizie di una Lazio vincente sia nel Campionato Romano che nella Coppa di Natale del 1916.
Il 3 novembre del 1918 vengono liberate Trento e Trieste, il giorno successivo il Generale Diaz annuncia la vittoria e l'11novembre una delegazione tedesca firma la capitolazione. E' la fine di un conflitto pagato a caro prezzo dall'umanità, basti pensare ai circa dieci milioni di morti. 
Anche il calcio lascia un tributo importante in termini di vittime alla Grande Guerra, ricordiamo tra gli altri due grandi personaggi: Virgilio Fossati, capitano dell'Inter campione nel 1910 e nazionale azzurro, morto nel 1918 sul fronte orientale, e l'inglese James Spensley, storico allenatore-giocatore del Genoa vincitore di sei titoli tra il 1898 e il 1904, ferito sul campo di battaglia nel 1915 durante lo svolgimento delle sue mansioni mediche, fatto prigioniero nella fortezza di Magonza, in Germania, dove decede in seguito alle ferite.
Il 13 aprile 1919 si ritrovano a Torino i delegati delle principali società italiane per avviare l'organizzazione del nuovo campionato.

Nessun commento:

Posta un commento