martedì 16 aprile 2013

Calcio e Resistenza - Storia del calcio 26° puntata


STORIA DEL CALCIO, RESISTENZA CADUTA MUSSOLINI CAMPIONATO DI GUERRA 1944


La caduta di Mussolini. Il campionato di guerra del ’44. La Liberazione.

Le disfatte collezionate dall’Italia nel corso della guerra culminano nel luglio del '43 con lo sbarco degli Alleati in Sicilia. Il 25 luglio Benito Mussolini si reca a Villa Savoia per conferire con Vittorio Emanuele II, il quale lo fa arrestare affidando il governo al generale Pietro Badoglio. Dopo più di vent’anni di dittatura, cade il regime fascista. 
Otto settembre 1943: Badoglio comunica alla Nazione: “Il governo italiano, riconosciuta l’impossibilità di continuare l’impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza”.
Il Re e il Governo lasciano la capitale per rifuguare verso sud nei territori controllati dagli Alleati. Mussolini, liberato dai paracadutisti tedeschi, costituisce a Salò, sul Lago di Garda, la ‘Repubblica Sociale Italiana’, un vero e proprio ‘governo fantoccio’ al comando dei nazisti. Si formano le brigate partigiane, che condurranno la Resistenza al nazi-fascismo.
La situazione appena descritta sembra rendere impensabile l’organizzazione di qualsivoglia manifestazione sportiva. Stoicamente la Federcalcio, emigrata nel nord del Paese, imbastisce invece un “campionato di guerra”, con gironi di qualificazione su base regionale. Ferruccio Novo riesce ad evitare l’arruolamento ai campioni del Torino, facendoli figurare alle dipendenze della FIAT: in questo periodo la denominazione della società è Torino-FIAT, ripensarci oggi fa di sicuro sorridere.... Le formazioni schierano gli elementi presenti in quel momento sul proprio territorio: è il caso del laziale Silvio Piola che, per restare vicino alla famiglia, gioca con il Torino-FIAT o del granata Romeo Menti, che compie il
percorso contrario per accasarsi momentaneamente al Castellamare di Stabia. Il fatto che il torneo venga portato a termine ha del miracoloso; si qualificano sei formazioni per il girone finale che si disputa all’Arena di Milano: Ambrosiana, Ampelea (Isola d’Istria), Montecatini, Torino, Venezia e Vigili del Fuoco di La Spezia. Il successo va agli spezzini, allenati dall’ex genoano Ottavio Barbieri, che imposta la
squadra con un modulo a metà tra il metodo e il sistema, il cosiddetto “mezzo sistema”. Il titolo verrà considerato solo ‘onorifico’, a causa di un campionato fuori dagli schemi della Serie A e, probabilmente, anche per lo scarso peso politico di La Spezia in seno alla Federazione.
Si gioca anche nel resto d’Italia. A Roma la Lazio vince il Campionato Romano di Guerra; subito dopo la liberazione del 4 giugno 1944, Fulvio Bernardini organizza un torneo. In Puglia il Conversano si aggiudica sia il campionato regionale che la Coppa pugliese. Altri campionati regionali nel '45 nel centro-sud già liberato: in Puglia vince il Bari, in Sicilia il Palermo, nel Lazio la Roma, in Campania lo Stabia.
Il 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale ordina l’insurrezione. Mentre Benito Mussolini viene catturato a Dongo sul Lago di Como per essere poi giustiziato, le forze popolari liberano una ad una le città del nord. Il 29 aprile i rappresentanti delle forze armate tedesche in Italia firmano la resa che diverrà operativa il 2 giugno. E’ il trionfo della Resistenza, pagato a caro prezzo in termini di vittime: oltre novemila caduti tra i civili, più di trentaseimila tra gli eroici partigiani.
Dopo una breve esperienza per Fulvio Bernardini nel ruolo di commissario straordinario della Federazione, l’ingegner Ottorino Barassi, gran ‘maneggione’ della politica pallonara e per un decennio segretario federale, viene eletto reggente. Il mandato è quello di guidare la transizione verso la ricostituzione di un organismo democratico; nella realtà deifatti il reggente reggerà e presiederà fino al 1958…alla faccia della transizione!
Il Liguria si scioglie restituendo agli sportivi liguri l’AndreaDoria e la Sampierdarenese. L’Ambrosiana torna ad essere l’Inter, il Milano Milan, il Genova 1893 Genoa e via dicendo…

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